Il Museo nazionale Domenico Ridola

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Al suo interno troverete interessantissimi ritrovamenti rinvenuti nel territorio e provenienti da epoche antichissime

Il Museo nazionale Domenico Ridola ha sede nell'ex monastero di Santa Chiara, originario del 1698, e si può raggiungere attraversando la chiesa settecentesca del Purgatorio.

Il Museo ha avuto origine dalla collezione del paletnologo materano Domenico Ridola, donata allo Stato nel 1911, e successivamente ampliato grazie a donazioni e acquisti.

Il Museo oggi accoglie importanti materiali archeologici rinvenuti nel territorio, e particolarmente interessanti per lo studio della preistoria e della protostoria di tutte le regioni meridionali.

Particolarmente pregiati alcuni ritrovamenti risalenti al Paleolitico; ceramiche neolitiche decoratacon motivi meandro-spiralici; e infine alcuni corredi tombali proveniente dall'età del Bronzo e del Ferro.

Sono inoltre esposte alcune ceramiche indigene di antichi centri del Materano e alcuni vasi àpuli e bellissimi oggetti di ceramica a figure rosse.

Tra i pezzi più pregiati esposti al museo troviamo la stipe votiva di Timmari, risalente al secolo IV a.C., con numerosi e preziosi vasi a figure rosse, molti dei quali di dimensioni monumentali e recentemente attribuiti al Pittore di Dario.

Sono inoltre esposti alcuni corredi tombali provenienti dalla necropoli rinvenuta in modo del tutto fortuita durante i lavori di ristrutturazione dell'abbazia di Sant'Angelo a Montescaglioso, ceramiche attiche a figure rosse e oggetti di provenienza romana e del medioevo.

A pochi passi dal museo si riconoscono, in cima ad un'altura, i tre torrioni cilindrici del castello Tramontano, edificato alla fine del 15esimo secolo e rimasto incompiuto.

Il Museo è aperto alle visite dal martedì alla Domenica dalle 9 alle 20, mentre il lunedì dalle 14 fino alle 20.

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